1963… solo 50 anni fa
Correva l’anno 1963 ed il cinema italiano era in splendida forma, tra molti capolavori vinceva quasi tutti i grandi festival e dominava al botteghino.
Nel 1963 uscirono nelle sale italiane grandi film per grandi e anche per i piccoli. Per i piccoli uscì l’ultimo cartoon con la supervisione di Walt Disney “La spada nella roccia (The Sword in the Stone)“, “Le avventure di caccia del professor de Paperis (The Hunting Instinct, Wolfang Reitherman)“, mentre per i grandi uscivano “La grande fuga (The Great Escape, John Sturges)”, “Gli uccelli (The Birds, Alfred Hitchcock)“, “007, dalla Russia con amore (From Russia With Love, Terence Young)“, “Il ribelle dell’Anatolia (America, America, Elia Kazan)“, “Sciarada (Charade, Stanley Donen)“, “Irma la dolce (Irma la douce, Billy Wilder)“, “Il disprezzo (Le mèpris, Jean-Luc Godard)“, “Cleopatra (Joseph L. Mankiewicz)“, “Anatomia di un rapimento (Tengoku to jigoku, Akira Kurosawa)”, “Tom Jones (Tony Richardson vincitore del premio Oscar come miglior film)“, “La vergine di cera (The Terror, Roger Corman)“, “Il silenzio (Tystnaden, Ingmar Bergman)“, “Fuoco fatuo (Le feu follet, Louis Malle)” e tanti altri.
Inoltre l’Italia rispondeva con altrettanti capolavori vincitori dei maggiori festival internazionali e non, come “La ragazza che sapeva troppo (Mario Bava)”, “8 1/2 (Federico Fellini)“, “Il gattopardo (Luchino Visconti)”, “Il processo di Verona (Carlo Lizzani)”, “Le mani sulla città (Francesco Rosi)“, “Il diavolo (Gian Luigi Polidoro)”, “I basilischi (Lina Wertmuller primo film da regista dopo essere stata aiuto regista per Fellini in 8 1/2)“, “I mostri (Dino Risi)”, “Ieri, oggi e domani (Vittorio De Sica)“, “Il boom (Vittorio De Sica)”, “I compagni (Mario Monicelli)”, “La ragazza di Bube (Luigi Comencini)”, “La noia (Damiano Damiani)”, “Ro.Go.Pa.G (Jean-Luc Godard, Roberto Rossellini, Pier Paolo Pasolini, Ugo Gregoretti)“, “Il maestro di Vigevano (Elio Petri)”, “I tre volti della paura – Black Sabbath (Mario Bava)“, “Il terrorista (Gianfranco De Bosio)” e tanti altri.
Mentre si combatteva la battaglia del botteghino:
- Il Gattopardo
- Cleopatra
- Ieri, oggi e domani
- 007 dalla Russia con amore
- Lawrence d’Arabia
- 55 giorni a Pechino
- La grande fuga
- Sciarada
- I quattro del Texas
- Intrigo a Stoccolma
- Irma la dolce
- La ragazza di Bube
- La noia
- Il buio oltre la siepe
- I Re del sole
- Una storia moderna
- I Mostri
- Il Successo
- La donna nel mondo
- Otto e mezzo
le nostre pellicole vincevano premi in tutti i festival più importanti:
8 1/2 Miglior film straniero Premi Oscar
Il gattopardo Palma d’oro Festival di Cannes
Le mani sulla città Leone d’oro Festival di Venezia
Il diavolo Orso d’oro (ex equo con Bushido Zankoku Monogatari Tadashi Imai)
I basilischi Vela d’argento Locarno International Film Festival
ed ora 50 anni dopo i nostri film sono quasi scomparsi dai grandi festival (con qualche eccezione Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Giorgio Diritti e Gianfranco Rosi e giovani speranze come Claudio Giovannesi, Andrea Segre e Antonio Morabito). Mentre al botteghino vincono sempre film stranieri (quasi sempre americani) o scialbe commedie come Sole a catinelle.
Sembra che con l’avvento delle nuove tecnologie sia più facile rivedere i grandi classici (To Be or Not To Be, Il Gattopardo e molte rassegne su film restaurati nell’ultimo periodo) anche sul grande schermo ma resta un mistero come uscire dalla crisi di idee (soprattutto) e ovviamente economica (basta pensare a come e in quali condizioni fu girato Roma città aperta).
Andrea Maraldi
http://boxofficebenful.blogspot.it/2012/11/box-office-italia-1963-il-gattopardo.html