Chaplin’s World
Al Chaplin’s World per i 40 anni della scomparsa di Charlie Chaplin
Visita al Manoir de Ban a Corsey-sur-Vevey
25 dicembre 1977 – 25 dicembre 2017 40 anni dalla morte di un genio.
Mentre Charlie Chaplin era in viaggio verso l’Europa per la prima mondiale a Londra del suo film Luci della ribalta – Limelight, nel settembre del 1952 dagli USA, durante il maccartismo, arrivò la notizia che il ministro della giustizia aveva ordinato al servizio immigrazione di revocare il visto di rientro di Charlie Chaplin. Charlot non poteva più fare rientro sul suolo americano!.
La numerosa famiglia Chaplin su consiglio di Sydney, fratello di Charlie, visitò la Svizzera e acquistò il Manoir de Ban il 31 dicembre 1952, rimanendovi fino alla sua morte arrivata il 25 dicembre 1977.
Nei 25 anni che Charlie Chaplin passò in questa casa scrisse e girò due film (Un Rè a New York – A King of New York e La contessa di Hong Kong – A Countess from Hong Kong), lavorò alla sua autobiografia uscita nel 1964, intraprese inoltre un film mai terminato (Freaks).
Si può rivivere in prima persona il racconto di questa storia nel Manoir de Ban a Corsier-sur-Vevey e aperto al pubblico, dopo un accurato restauro. Dal 17 aprile 2016, un nuovo museo dedicato integralmente alla vita e all’opera di Chaplin rende omaggio a quest’artista geniale. Prende il nome di “Chaplin’s world” in referenza alle parole di Chaplin che si dichiarava “citizen of the world”. E di mondo, ne ha visto tanto: una delle stanze del manoir presenta il suo tour del pianeta per rappresentare le sue produzioni e la sua poesia comica, come in quest’altra, il mondo delle celebrità dal cinema, Max Linder, dalla musica, Igor Stravinsky o Pablo Casals, e delle arti, Jean Cocteau, e di scienziati famosi, suoi amici, Albert Einstein…
L’architetto Philippe Meylan, il museografo Yves Durand con la Fondation du musée Charlie Chaplin hanno concepito una visita del dominio in tre parti. Lo studio hollywoodiano ricavato dall’ex garage e largamente ampliato da un edificio tutto moderno; poi, il Manoir con alcune stanze minuziosamente restaurate come erano nel 1977 dove si trovano, al piano terra, la sala da pranzo, il salone e lo studio di Chaplin, mentre al primo piano, il bagno con illusione ottica che ospita Albert Einstein, una stanza con tanti personaggi famosi che hanno avuto ispirazione o hanno ispirato la sua arte; la camera da letto dove si è spento un giorno di natale e la videoteca dove lo si vede con la moglie Oona. Infine il grande parco con una straordinaria vista sulle Alpi e il lago “Léman”.
La fattoria del manoir ospita la parte amministrativa del museo e il ristorante “The Tramp”.
“Buongiorno! È Charlie Chaplin che vi parla” così inizia il viaggio nel tempo.
Entrati nella sala cinematografica dello studio, sono proposti spezzoni di celebri e meno celebri film di Charlot e di Chaplin, della durata di 10 minuti circa,. Alla fine della proiezione, lo schermo si solleva e si è proiettati direttamente sui set dei film hollywoodiani da noi tanto amati: il monello – the Kid, Il circo – the Circus… Il visitatore può scoprire o riscoprire tutto l’universo chapliniano dal periodo muto ai suoi studi californiani. Davanti a sé tutto l’universo di Chaplin, la strada di Londra di East Lane, come tanto materiale di archivio sul personaggio di Charlot con i decori dei film riproposti (la banca, l’edicola, la prigione, il barbiere, il ristorante, la casa della febbre dell’oro, i macchinari di Tempi moderni…) e attraverso tutte le epoche a cominciare dagli anni 10, debutto di Charlie Chaplin.
C’è un posto tutto speciale per i fan: quello dello studio di preparazione dei film con alcuni dei segreti di realizzazione ben conservati da Chaplin. Non mancano a completare il materiale storico e di stampa, tanti premi tra i più importanti in assoluto, vinti nel corso dalla sua carriera: il Leone d’Oro, due dei suoi tre Oscar. Nel 1972, per l’Oscar alla carriera, ha ricevuto l’applauso più lungo di tutta la storia di questo premio (12 minuti).
A perfezionare il quadro, incontriamo inoltre Federico Fellini, Arturo Brachetti, Roberto Benigni, Stanlio e Ollio, Michael Jackson e Sofia Loren, di cera ma quasi veri.
La direzione artistica del progetto, sotto la guida del scenografo François Confino assieme a Grévin SA e con la scelta degli audiovisivi da Serge Bromberg di Lobster Films, è riuscita nel museo di Chaplin ad evitare l’effetto di superficialità che temevamo con uno spazio al divertimento spropositato. La particolare attenzione ai dettagli nella creazione dei decori e dei personaggi di cera, alla storia con la ricerca negli archivi e la consulenza dei massimi esperti come David Robinson, Kevin Brownlow, David Sheppard, Paul Duncan, Kate Guyonvarch, con la partecipazione dell’associazione Charlie Chaplin, hanno permesso di attuare l’omaggio a Charlie Chaplin nel luogo dei suoi anni di felicità, un posto splendido dove le emozioni non mancano, 40 anni dopo la sua scomparsa. Lo spettacolo intreccia la vita artistica e privata dell’artista.
Al Chaplin’s World per i 40 anni della scomparsa di Charlie Chaplin
Marie Zago, Andrea Maraldi
CinemaeCinematografi
Oltre la visita:
É altamente consigliato un salto al bookshop – biglietteria (è un passaggio obbligatorio) dove è possibile comprare la famosa bombetta e il bastone, dvd, libri, giochi e qualunque cosa vi venga in mente.
Per chi vuole a Vevey c’è anche da vedere la statua di Charlot sul lungo lago e la tomba dove sono sepolti Chaplin e la moglie Oona O’Neill.
Il viaggio e il soggiorno a Vevey:
Arrivare a Vevey dall’aeroporto di Ginevra è facile con il treno via Lausanne. Molti sono diretti. Da non perdere la vista strepitosa del lago e le montagne comodamente seduti nel treno: www.sbb.ch
Il museo è raggiungibile in autobus. La linea 212 porta dalla Grand Place all’ingresso del museo Chaplin’s World: www.vmcv.ch/ligne212
Per dormire: si può consigliare la zona intorno alla Grand Place di Vevey. Ogni martedì e sabato si può anche approfittare del mercato sulla piazza. Noi abbiamo scelto una camera con la vista sulla piazza e il lago alla Guesthouse “Le Charlot” www.lecharlot.com
Per mangiare: abbiamo apprezzato le Charly’s che ha sia un bar per la mattina che un ristorante con una veranda con vista lago (https://info857533.wixsite.com/lecharlys) ; e il caffè Kizuku che fa il piatto colazione tutta la giornata per chi si sveglia tardi (www.kizuku.ch).
Vale assolutamente una visita approfondita il Musée suisse de l’appareil photographique con tutte informazioni sulla storia della fotografia e una ricca collezione di macchine fotografiche e insegnamento sulle varie techniche di stampa e di supporto della fotografia: www.cameramuseum.ch
In primavera, da marzo 2018, si potrà anche andare ad ammirare la Villa Le Lac di Le Corbusier a pochi passi dal centro di Vevey: www.villalelac.ch/
Per maggiorni informazioni sul museo Chaplin’s World: www.chaplinsworld.com/
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