Finalmente!
Questa notte dopo 3 David di Donatello (La storia vera della signora delle camelie, Storia di una capinera e il David del cinquantenario), 8 Nastri d’argento (Policarpo, Ufficiale di scrittura, La viaccia, Senilità, Il Gattopardo, Metello, Morte a Venezia, Ludwig, La traviata e Storia di una capinera), 2 Premi Bafta (Morte a Venezia, La traviata) e 5 nomination agli Oscar (Il Gattopardo, Morte a Venezia, Ludwig, Il vizietto, La traviata) ieri notte Piero Tosi ha ricevuto l’Oscar onorario 2014.
Putroppo mentre viene giustamente celebrato negli Usa in Italia dopo un tentativo di creare un museo con le sue creature, andato male, oggi non si conosce la loro collocazione (li ha la sartoria Tirelli) e soprattutto il loro stato di conservazione.
L’ottantaseienne, nato il 10 aprile 1927, è stato il primo a ricevere un Oscar onorario come costumista per l’Italia.
Attivo dai primi anni 50 (Bellissima) fino al 2004 (Le chiavi di casa, Gianni Amelio), molto forte e vincente il suo rapporto con Luchino Visconti.
Nel 2008 protagonista di un documentario “L’abito e il volto – Incontro con Piero Tosi” di Francesco Costabile, vincitore del Premio del pubblico al Biografilm Festival.
Andrea Maraldi