Le ambizioni dei miei parenti per me erano altissime ; ma parecchio dissimili dai miei desideri. Mia madre voleva che io diventassi pianista da concerto, miio padre riteneva che per il miio avvenire futuro fosse nella carriera del dentista. Io, invece, volevo diventare attore.
Per diversi anni studiai musica facendo un serio sforzo per accontentare mia madre, ma nondimenomi trovai un bel giorno quasi a mia insaputa ad Hollywood deciso a conseguire il mio posto nel mondo drammatico. Trascorsi molto tempo andando da uno studio all’ altro per vedere di trovar lavoro. Ma, ahinè, i posti erano molto scarsi ! Non voglio rievocare quei brutti giorni in cui per la ennesima volta dovetti passare sotto le forche caudine di ogni direttore, di ogni assistente-direttore di Hollywood per sentirmi ripetere il solito ritornello : ” Nulla per oggi “.
Ero molto scoraggiato, ma volli persistere poichè ho sempre ritenuto che gli uomini riescono quasi sempre a fare ciò che maggiormente desiderano. Per vivere dovetti ricorrere alla mia conoscenza della musica. Mi diedi all’ insegnamento del piano e del canto, e debbo dire che la fortuna mi assistè inviandomi parecchi allievi ; non abbastanza però da distogliere la mia mente dal primitivo proposito.
Di sera mi interessavo alle rappresentazioni del Teatro Civico di Hollywood, in cui un gruppo di filodrammatici dava spettacoli settimanali. Incominciai col farmi amici i dirigenti del gruppo di dilettanti, ed una volta rotto il ghiaccio, essendo io di razza sapgnuola, proposero una sera di affidarmi la parte del protagonista in una graziosa pantomima, ” Il Fandango Spagnuolo “. La parte mi piacque ed essa fu veramente la chiave che mi aprì la porta del mondo cinematografico. Una sera Rex Ingram venne ad assistere allo spettacolo. Io non sapevo che egli era presente, e la mattina dopo rimasi non poco sorpreso nel ricevere un biglietto con cui mi si invitava ad andare nel vecchio studio della Metro (ciò avvenne prima della fusione Metro-Goldwyn Mayer) per un abboccamento col famoso direttore.
Avrei dovuto sentirmi felice e straordinariamente eccitato alla buona fortuna, che finalmente si presentava, ma invece dopo tante delusioni rimasi freddo e mi recai all’ appuntamento con ben poche speranze. Quando mi trovai però nell’ ufficio di Mr. Ingram, questi, nel farmi eseguire le prove preliminari, si mostrò così premuroso e gentile che finalmente compresi come il mio turno fosse arrivato. Infatti dopo poche altre prove dinanzi all’ obbiettivo mi venne affidata la parte di Rupert Hentzau nel ” Prigioniero di Zenda “. Ebbi la precisa sensazione che la mia carriera drammatica stesse per principiare. Ed infatti era incominciata, poichè l’ interessamento di Ingram era genuino. Egli mi assegnò poi sempre delle parti che più si addicevano al mio temperamento ed ai miei pezzi. Le mie prime films furono : ” Where the Pavements Ends “, ” The Red Lily “, ” Scaramouche ” e finalmente ” Ben Hur “. Tutte queste produzioni seguirono rapidamente la mia prima comparsa nel ” Fandango Spagnuolo “.
Ed ora che mi trovo nel Cinema, e che ogni mia migliore speranza si è avverata, ho tempo di ritornare ogni tanto alla mia musica. Essa è ora per me una ricreazione, anzichè essere, come sognava mia madre, la mia carriera.
Ramon Novarro
Fonte L’eco del cinema marzo 1928